Arrivo a El Kashbat

ARRIVO AD EL KASBA
Siamo finalmente arrivati ad El Kasba, il paesino dell’oasi di Akka dove siamo stati accolti nel 2011 dall’associazione femminile Tifawine (la luce). I comuni rurali del Marocco sono costituiti da un paesotto centrale, Akka in questo caso, dove ci sono scuole, poste ed edifici istituzionali e da diverse frazioni, diffuse solitamente su un territorio abbastanza ampio. Il lungo viaggio in autobus ci e’ stato allietato dalla compagnia di un vispo vecchietto, ex migrante tornato in patria, che ci ha elencato i particolari piccanti della sua vita in Europa. C’era anche un giovane infermiere che ha risposto a molte nostre domande riguardo il Marocco in generale, la cultura Amasigh e la vita nelle oasi del sud, dove appunto siamo diretti. Una volta arrivati ad Akka-centro inforchiamo le bici e ci dirigiamo verso El kasba. Percorriamo i primi quattro kilometri scortati da un gruppo di ragazze in uscita da scuola. Tra Akka e El kasba c’e’ Agadir Ouzru, uno dei paesini più belli della zona. Qui abbiamo appuntamento con Mr Houssein, nostro tramite con le donne di Tifawine, con le quali non abbiamo una lingua comune, e rappresentante di un’associazione della zona. Nell’attesa che arrivi facciamo un giro.
Agadir Ouzru, come tutti gli altri paesi dell’ oasi di Akka, e’ costruito su un altopiano di roccia, subito fuori dall’oasi, che è fertilissima ed è interamente occupata da campi e palme da dattero. Le case, costruite con mattoni di argilla, si fondono con la roccia, un’unica forma che sfuma dal marrone al giallo. Ovviamente non mancano le case piu’ moderne costruite in cemento e dipinte con un colore che vuole imitare quello naturale dell’argilla.
Mr Houssein arriva e ci trova seduti a prendere l’ombra con dei vecchietti della zona con i quali scambiamo poche parole in arabo, esaurendo presto il nostro repertorio. Qui la lingua francese non ci è molto d’aiuto.
Houssein e’ accompagnato da un baffuto signore dalla faccia poco accogliente, che è il rappresentante delle autorità locali (si, la polizia). Nonostante ci dica che siamo i benvenuti dobbiamo, per la “nostra sicurezza” lasciargli i nostri dati, compresi i nomi dei genitori. Per garantire la tranquillità delle nostre ospiti noi non possiamo far altro che obbedire. Questa scocciante pratica viene eseguita per strada nonostante noi, i benvenuti, dimostrassimo la nostra stanchezza con l’espressione del volto e la puzza delle ascelle. Anche questo è il Marocco.
Mr Houssein e baffo ci scortano ad El kasba.
Nonostante sia la nostra seconda spedizione qui rimaniamo comunque scioccati dall’incanto di questa vista unica, e’ notte, e tra le montagne che compongono questo paesaggio lunare si vede la luna piu’ chiara che mai, non essendoci le luci dei lampioni che ci inquinano la notte.
Finalmente a Casa!!!
Veniamo accompagnati nella nuova sede dell’ass. Tifawine, dove siamo accolti dalle donne fra tè, baci, abbracci e pseudo chiacchiere in Tashelhit, e dove vivremo in questi giorni. In questa sede finanziata dallo stato marocchino e dalla cooperazione italiana continuano le attività dell’associazione, che vanno dalla produzione di artigianato e generi alimentari, fino ad attività educative come scuola materna, alfabetizzazione per le donne anziane e corsi di educazione non formale per le giovani. Nel 2011, proprio a beneficio di queste ultime avevamo portato laptop trashware con ubuntu e fatto formazione.
Dopo una bella dormita nella grande sala con cuscini e tappeti abbiamo oggi (6 marzo) incontrato diversi insegnanti delle classi di Ed. non formale che sono interessati a proseguire la loro formazione con l’associazione-LUG Alis di Tiznit, e abbiamo in pratica raccolto le iscrizioni. Con “i ragazzi”di Alis ci siamo infatti intesi a meraviglia e loro sono più che disposti a venire ad Akka durante le loro ferie per formare dei formatori. Nel pomeriggio abbiamo poi incontrato le nostre alunne dell’anno scorso per mostrare foto e brevi video delle diverse tappe 2011. Abbiamo poi fatto una breve presentazione-motivazione tramite slide con immagini di openclipart (preparate 2 ore prima!) sull’ utilità del pc e di internet, cioè comunicazione, conoscenze, possibilità di lavoro. Rispetto ad un anno fa le ragazze erano molto piu a loro agio con i pc e questo ci ha dimostrato che hanno potuto utilizzarli durante le lezioni.  siamo stati tutti felicissimi di ritrovarci!
Nei prossimi giorni abbiamo in programma visite e presentazioni simili nelle altre classi di Ed non formale dei vari paesini, un pranzo nell’ oasi e soprattutto un’ incontro con il direttivo dell’associazione e i vari insegnanti interessati alla formazione. Questo incontro sarà seguito da una cena all’italiana, che si è rivelata ad Aglou un ottimo momento di relax e scambio gastronomico-culturale.
L’anno scorso il fatto che l’associazione Tifawine sia molto verticistica ci aveva colto in contropiede e abbastanza contrariato, e sono dubbi che abbiamo ancora oggi, ma questo e e`purtroppo il contesto qui. Sentiamo che queste donne siano comunque un buon tramite per l’educazione delle ragazze e per azioni che permettano un loro minore isolamento nel prossimo futuro.

1 comment so far ↓

#1 Arrivo a El Kashbat | Nomads on 03.07.12 at 9:13 am

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